Linea Verde Orizzonti – Ventisettesima puntata del 25/04/2015 – Temi e anticipazioni.

“Linea verde orizzonti”: i temi, le anticipazioni e i luoghi della puntata del 25 aprile 2015

Nuova puntata come ogni sabato, a partire dalle 10:50 fino alle 11:50 con Linea Verde Orizzonti, il programma di Raiuno in compagnia di Chiara Giallonardo e Federico Quaranta. In questa edizione i due conduttori condivideranno tre momenti importanti del programma per dare una chiara connotazione al percorso  della puntata. Il programma si pone l’obiettivo di raccontare il territorio da posizioni diverse ma complementari.

Federico Quaranta si dedicherà all’approfondimento dei prodotti di eccellenza attraverso le testimonianze di figure appartenenti a quel  mondo agricolo che hanno investito le loro risorse per innovare e valorizzare l’ambiente. Inoltre ci sarà un approfondimento ai metodi che adottano le varie produzioni vitivinicole per ottenere i vini pregiati del nostro paese. Una particolare attenzione sarà rivolta all’agricoltura biologica e la salvaguardia dell’ambiente mentre il “made in Italy” del mondo agroalimentare sarà affiancato da quelle realtà industriali che  rendono possibile lo sviluppo del settore.

Chiara Giallonardo avrà il compito di definire l’identità artistica e culturale del nostro paese con qualche indicazione turistica che identifica quel territorio. I borghi medievali saranno la nostra guida per conoscere le tradizioni e i personaggi appartenenti a quei luoghi simbolo della nostra cultura. Quest’anno esploreremo inoltre i centri storici di piccole città che hanno una connotazione storica e architettonica particolare per dare un’informazione più completa del nostro territorio. Un breve spazio sarà riservato ai consigli cosiddetti della “Luna” per la tutela delle colture e le piante dei nostri giardini.

La puntata odierna  abbraccia un orizzonte storico di indubbio fascino, senza naturalmente trascurare le realtà  di un presente che di quel passato conserva molti elementi caratteristici. Partendo da Serra San Bruno, sede della famosa Certosa, al centro della Calabria meridionale dove la distanza tra i due mari è minima, Federico Quaranta e Chiara Giallonardo intraprenderanno due percorsi distinti: lui, ad Ovest, andrà sulla costa tirrenica, lei, ad Est, su quella jonica.

Calabria tra i due mari, dunque: una Calabria che vanta prodotti e specialità gastronomiche diventate ormai dei veri e propri toponimi come la cipolla di Tropea, la ‘nduja di Spìlinga, il pesce stocco di Mammola, i peperoncini di Capo Vaticano. Si apprezzeranno, e si gusteranno virtualmente, tutti, con l’aggiunta di una novità che monopolizzerà di sicuro l’attenzione di tutti i vegetariani: il muscolo di grano, un brevetto alimentare esclusivo frutto di un impasto di grano e legumi di ottima consistenza, che si presta ai più svariati modi di cottura.

Non è casuale che il suo inventore sia di Squillace, proprio in quel luogo dove Re Italo introdusse anche il concetto di “sissizio”, la  pratica conviviale propugnatrice di uguaglianza, fraternità, pace fra gli uomini e con gli animali dei quali, diceva due millenni fa, dovrà prima o poi finire la pratica dell’uccisione a scopo alimentare. Un convivio vegetariano dunque, dove si consumavano i prodotti della terra, base storica della cultura vegetariana e vegana e della nascita della dieta mediterranea come alimentazione del benessere. Ma non solo, il “sissizio” fu in sostanza anche il progenitore della moderna democrazia:  a tavola si ragionava tutti meglio, si trovano intese anche per le controversie più difficili, e meglio è  se venivano  bandite pratiche cruente.

Pitagora alcuni secoli dopo sostenne lo stesso concetto, quando rifiutò di sacrificare agli dei un bue per ringraziarli di aver illuminato il suo pensiero nell’elaborare il celebre teorema. Fece cuocere un bue di pane, consegnato alla leggenda come il “bue pitagorico”.

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