 Ventitreesima puntata della nuova stagione di Melaverde. Il programma itinerante di Canale5 che nasce nel 1998 su Rete4, dov’è stato trasmesso fino a cinque anni fa. Il successo Auditel, poi, gli è valsa la promozione sulla rete ammiraglia.
Ventitreesima puntata della nuova stagione di Melaverde. Il programma itinerante di Canale5 che nasce nel 1998 su Rete4, dov’è stato trasmesso fino a cinque anni fa. Il successo Auditel, poi, gli è valsa la promozione sulla rete ammiraglia.
Melaverde
Ancora un avvicendamento alla conduzione del programma: ad aprire la stagione, nelle prime sette puntate, è stato Vincenzo Venuto, poi per le successive quattordici puntate è tornato Edoardo Raspelli, ma ora per le restanti sette puntate ritorna ancora Vincenzo Venuto accanto ad Ellen Hidding. Insieme raccontano le bellezze del nostro paese anche questa volta, come ogni domenica, dalle 11:50. Scopriamo, nel dettaglio, gli argomenti della puntata di oggi.
Ellen Hidding | Limone, oro giallo

Un limone unico perché ricchissimo di oli essenziali, da cui nascerà un prodotto antico, il “liquore di limone di Sorrento IGP” ; un limoncello in pratica, ma un limoncello diverso da altri. Un frutto e un liquore talmente radicati nella storia di questa terra, da essere ingredienti molto presenti nella pasticceria tradizionale come nella cucina campana. Si partirà quindi dalla coltivazione del Limone di Sorrento IGP, per passare poi alla produzione del liquore di limone presso una delle aziende più importanti del territorio, per poi tuffarsi in un mondo di bontà dolci e salate, dove il Limone di Sorrento ed il liquore di limone sono attori principali.
Vincenzo Venuto | Provolone del Monaco Dop

Deve essere stagionato ancora oggi in grotte, e una parte del latte con cui viene prodotto deve essere munto da vacche autoctone, antiche, che stavano rischiando di scomparire: le vacche di razza “Agerolese”. Agerola è un paese che si trova sulla penisola Sorrentina, tra il mare e i monti Lattari. L’origine che ha dato il nome a questo provolone è legata alla dura realtà che erano costretti ad affrontare parecchie volte l’anno, gli allevatori ed i casari della zona. Una volta realizzato il formaggio, dovevano trasportare a dorso di mulo i provoloni sulla costa, per poi caricarli su piccole imbarcazioni per poi trasportarli verso i mercati napoletani.
Per ripararsi dal freddo, indossavano pesanti mantelli, che li facevano assomigliare a dei monaci. E così i loro provoloni furono chiamati “ Provoloni del Monaco”. Questo provolone DOP, che può essere prodotto in soli 9 caseifici della zona, ha delle caratteristiche uniche che hanno fatto innamorare alcuni chef, che lo utilizzano nella loro cucina fortemente legata al territorio.
Le storie di Melaverde
Alle 11:20 circa, come sempre, andranno in onda le Storie di Melaverde, approfondimenti di temi già trattati ma riproposti in una chiave nuova.


