timballo pasquale di Ilario Vinciguerra

“Detto Fatto”: timballo pasquale di Ilario Vinciguerra

timballo pasquale di Ilario VinciguerraIl tutor Ilario Vinciguerra, all’interno dello spazio dedicato alla cucina del programma condotto da Caterina Balivo su Rai2, Detto Fatto, ha preparato il timballo pasquale. Di seguito ingredienti e procedimento.

Ingredienti
  • 400 g spaghetti grossi, 300 g ricotta vaccina, 50 g gherigli di noci, 1 uovo, 100 g grana grattugiato, 200 g rucola, sale e pepe, olio evo
  • Per la salsa di peperoni: 4 peperoni rossi, 1 cucchiaino di zucchero di canna, sale, olio evo
Procedimento

Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata (il consiglio è di acquistare degli spaghetti piuttosto grossi, possibilmente artigianali, in modo che reggano bene la cottura). Nel frattempo, versare la ricotta in una boule e stemperarla con un mestolo di acqua di cottura della pasta. Scolarli al dente un paio di minuti prima del termine. Mentre la pasta cuoce, versiamo la ricotta nella boule e la stemperiamo con un mestolo di acqua di cottura della pasta. Condire gli spaghetti con i gherigli di noci, il grana grattugiato, sale e pepe. A parte, sbattere l’uovo e unirlo per ultimo nella boule e amalgamare il tutto. Oliare una teglia e cospargerla con il pangrattato. Con l’aiuto di cucchiaio e forchetta, formare i nidi di spaghetti. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti circa.

Per la salsa di peperoni: spennellare i peperoni con l’olio extravergine d’oliva. Cuocerli in forno per 10 minuti alla massima potenza (circa 250°). Privarli della pelle e dei semi quindi tagliarli a pezzi. Frullare i peperoni con un mestolo d’acqua quindi filtrare la salsa. In un pentolino, far ridurre la salsa di peperoni aggiungendo un cucchiaino di zucchero di canna. Lavare bene la rucola. Servire il timballo di spaghetti con sopra un ciuffetto di rucola e di fianco la riduzione di peperoni (Ricordatevi sempre di lavare bene la rucola, perché è una delle insalate più a rischio per quanto riguarda il numero di batteri. Il suo odore particolare attira, infatti, gli animali, tra tutti i cani, che spesso la scelgono per fare i propri bisogni. Mi raccomando, lavatela sempre molto bene, magari usando anche dei detergenti antibatterici, specialmente se la cogliete selvatica nei campi, oppure la acquistate dal contadino).

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