Melaverde

Melaverde – Diciottesima puntata del 5 febbraio 2017 – Anticipazioni e temi.

Melaverde Diciottesima puntata, come sempre dalle 11:55 ale 13 su Canale5, con la nuova edizione di Melaverde. Il programma, condotto sempre da Edoardo Raspelli e da Ellen Hidding, quest’anno giunge al 19º anno. Nato nel 1998, fino a tre anni fa è sempre andato in onda su Rete4 con grande successo, tanto da ottenerne la promozione sulla rete ammiraglia. Questa edizione sta ottenendo un grande successo, con ascolti più alti rispetto alla passata stagione.

Le telecamere del programma approfondiscono i temi trattati di puntata in puntata con semplicità e un pizzico di buonumore e come sempre con l’attenzione alle eccellenze del territorio e ai suoi prodotti. Anche quest’anno, dalle 11 alle 11:50, prima della nuova puntata, vanno in onda le storie di Melaverde, argomenti e puntate già trasmesse, ma viste da una diversa angolazione.

Ellen Hidding | Fontina valdostana

Oggi conosceremo la fontina, un prodotto unico. Intanto è l’unico formaggio a Denominazione di Origine Protetta italiano che può essere fatto solo in Valle d’Aosta e con il latte di una unica razza bovina: la Valdostana. La sua caratteristica principale è che si tratta di una razza mista, che in realtà contempla tre tipologie diverse di bovino. Può essere pezzata rossa, pezzata nera o castana. Un’altra caratteristica prevista dal disciplinare di produzione della Fontina, e che le vacche che producono il latte, siano alimentate esclusivamente con foraggio locale.

Molto particolari anche i luoghi di stagionatura della Fontina. Si tratta di ex rifugi bellici, oppure, come nel caso che andremo a conoscere questa mattina, di una ex miniera di rame dismessa negli anni ’60, dove all’interno scorre addirittura un rivolo di acqua proveniente da una sorgente alpina, che contribuisce a mantenere costante tutto l’anno temperatura e umidità. La filiera di produzione di questo formaggio, coinvolge migliaia di persone, a vario titolo: dalla produzione del foraggio, all’allevamento del bestiame, dalla trasformazione del latte, alla stagionatura fino alla commercializzazione. Una puntata ricchissima di sapori e curiosità davvero da non perdere.

Edoardo Raspelli | Prosus

Made in Italy, letteralmente, significa “fatto in Italia”. Molto spesso, però, i prodotti che acquistiamo sono fatti in Italia ma con materie prime che provengono dall’estero. La storia che vi raccontiamo oggi riguarda una azienda che del “made in Italy” , quello vero, ha fatto invece il suo punto di forza. “Made in Italy”, in questo caso, significa che tutto quello che rientra nella filiera di produzione ha origine italiana. E’ la storia di una cooperativa di allevatori di suini destinati sia la circuito delle DOP Parma e San Daniele, ma anche alla trasformazione in una serie di prodotti pronti a cuocere, quelli che tecnicamente si chiamano di “5ª gamma”.

La particolarità di questa cooperativa è anche legata all’alimentazione dei suini. I cereali che sono alla base della dieta degli animali, vengono coltivati nei campi di proprietà dei soci della cooperativa. Questo permette un controllo totale della filiera di produzione che si traduce poi in alta qualità del prodotto finale e garanzia per il consumatore.