Melaverde – Venticinquesima puntata del 24 marzo 2019 – Mete, luoghi e temi.

Venticinquesima puntata della nuova stagione di Melaverde. Il programma itinerante di Canale5 che nasce nel 1998 su Rete4, dov’è stato trasmesso fino a cinque anni fa. Il successo Auditel, poi, gli è valsa la promozione sulla rete ammiraglia.

Melaverde

Ancora un avvicendamento alla conduzione del programma: ad aprire la stagione, nelle prime sette puntate, è stato Vincenzo Venuto, poi per le successive quattordici puntate è tornato Edoardo Raspelli, ma ora per le restanti sette puntate ritorna ancora Vincenzo Venuto accanto ad Ellen Hidding. Insieme raccontano le bellezze del nostro paese anche questa volta, come ogni domenica, dalle 11:50. Scopriamo, nel dettaglio, gli argomenti della puntata di oggi.

Ellen Hidding | Po, bassa piacentina

 Ellen raggiunge la bassa piacentina, una terra da sempre vocata all’agricoltura dove ampie zone coltivate e strutture agricole storiche di rara bellezza sono accarezzate dal lento scorrere del fiume Po. Nella “Bassa” hanno vissuto e vivono tuttora intere generazioni di famiglie contadine che con il loro lavoro, tramandato di padre in figlio, hanno portato a noi grandi prodotti gastronomici. 

Inizieremo conoscendo il Cacio del PO, un formaggio semi stagionato a latte crudo che nasce dalla volontà di una famiglia, di racchiudere tutti i sapori di questa terra in un prodotto caseario dal gusto unico. Proseguiremo incontrando un’altra famiglia che nella sua trattoria ci farà conoscere il Cotechino Vaniglia, una grande eccellenza tutta da scoprire. Termineremo parlando di un dolce: la Spongata, una particolare torta della tradizione ebraica realizzato da una storica famiglia di fornai.

Vincenzo Venuto | Toscana, pinoli

Vincendo va  a raccogliere un prodotto molto particolare; nasce e si sviluppa all’interno della pigna prodotta da un unico tipo di pino: la pianta è il pino domestico e il suo frutto, anzi, sarebbe meglio dire, il seme che si trova al suo interno è il pinolo. In provincia di Pisa, in Toscana, il pino domestico ricopre circa 5300 ettari, che corrispondono a poco meno del 30% della superficie nazionale.

Nel 1800, in tutto il pisano, interi paesi, centinaia di famiglie, vivevano della raccolta e della lavorazione degli stròbili di pino domestico, così si chiamano in botanica le pigne, a cui seguiva, naturalmente la commercializzazione dei pinoli. In questa puntata seguiremo tutto il processo che va dalla raccolta manuale delle pigne, alla loro lavorazione, fino al pinolo confezionato.

Un processo lungo e sofisticato fatto di tanti passaggi in tante macchine diverse. Questo per garantire soprattutto che il pinolo non si rovini, perché questo pinolo che nasce nelle pinete del pisano è considerato uno dei più pregiati al mondo. E’ anche un ingrediente prezioso e raro per il mondo della pasticceria e della gastronomia. Vedremo formaggi, gelati e dolci tutti a base di pinoli.

Le storie di Melaverde

Alle 11:20 circa, come sempre, andranno in onda le Storie di Melaverde, approfondimenti di temi già trattati ma riproposti in una chiave nuova.