Linea Verde – Trentacinquesima puntata del 22 maggio 2022 – Il lago Trasimeno.

Domenica 22 maggio 2022: 35° puntata con la stagione 2021/2022 di Linea Verde, il programma di Raiuno dedicato all’agricoltura, all’ambiente e a tutto ciò che lo circonda. Alla conduzione confermato Beppe Convertini, con al suo fianco Peppone.

Linea Verde Domenica

La Domenica conferma la sua vocazione di programma itinerante nei territori nazionali attraverso il racconto della moderna agricoltura italiana. Una trasmissione che, partendo dal campo attraversa tutte le fasi della filiera fino al mercato, riuscendo a focalizzarsi sui temi di maggior attualità del settore.

Linea Verde | 35º puntata | Domenica 22 maggio 2022

La puntata di oggi ci porta in un viaggio lungo le sponde e tra le isole del lago Trasimeno, luogo che già nel Cinquecento viene illustrato come paesaggio idilliaco nella pittura del Perugino. Seguendo le tracce del grande artista del Rinascimento, Peppone si inoltrerà per i sentieri che circondano il lago sino ad arrivare al Santuario di Mongiovino e Beppe si recherà a Panicale dove scoprirà che a far da sfondo ad uno degli affreschi più famosi del Perugino -Il martirio di San Sebastiano- è proprio lo specchio d’acqua del Trasimeno, l’incantevole lago che continua ad attrarre artisti e viaggiatori da tutto il mondo.

Il viaggio di Beppe e Peppone partirà da Tuoro, dalle ventisette sculture di artisti contemporanei che compongono l’opera: ‘Il Campo del Sole’, tutte realizzate con pietra locale, la pietra serena estratta dalla cava che Peppone ci porta a visitare. Beppe Convertini racconterà il lago come scrigno di biodiversità partendo dal Castello di Montalera, un tempo fortezza a difesa dagli invasori, oggi azienda agricola all’avanguardia nella difesa dell’ambiente.

Le sue mura si affacciano sul lago e sull’Isola Polvese, la più grande delle tre isole del Trasimeno, immersa in uno splendido uliveto e che è divenuta laboratorio per l’educazione ambientale. Peppone dopo averla esplorata, si recherà anche all’isola Maggiore dove incontra i pochissimi abitanti rimasti che però ancor di più hanno conservato fortemente tradizioni come la pesca, la cucina e il merletto.