Linea Verde…va in città – Tredicesima puntata del 2 dicembre 2017 – Bari.

Oggi Linea Verde va…a Bari. Tredicesima puntata della nuova edizione del sabato di Linea Verde. Il programma, così come lo scorso anno, al sabato è condotto da Chiara Giallonardo, Marcello Masi e Federica De Denaro.

Linea Verde

Si è aggiunto solo un sottotitolo, per diversificarlo dalla classica puntata domenicale, e si chiama Linea Verde…va in città. Ogni puntata è un viaggio originale attraverso la nuova tendenza, che vede le città teatro di un rinnovato rapporto con l’agricoltura attraverso una accresciuta cultura dei cibi, delle tradizioni e dell’ambiente.

Linea verde va in città | 2 dicembre 2017 | 13° puntata | I temi e le mete

Nella tredicesima puntata in onda oggi si va in Puglia, a Bari, senza dubbio il cuore economico e imprenditoriale della regione. Forte della sua tradizione marittima, commerciale e mercantile, il territorio di Bari si caratterizza anche per la sua grande produttività agricola.

E proprio dall’agricoltura si parte nella puntata: in periferia, a ridosso dei grandi palazzi, sorge un campo in mezzo agli ulivi dove vengono coltivate verdure della famiglia dei brassicacee che sono introvabili nei supermercati: sono i cavoli (i “cola”, in dialetto barese) che non sopportano il frigorifero, che vanno cucinati e mangiati appena raccolti, come testimoniano i baresi che si recano fuori città per procurarsene freschissimi.

Bari | Agricoltura e innovazione

Ma la Puglia è anche la regione che fornisce oltre il 50% dell’olio extravergine di produzione nazionale. E proprio l’Università di Bari, in collaborazione con il Politecnico della città, ha messo a punto un sistema di estrazione dell’olio che promette di rivoluzionare la produzione: si tratta di un sistema ad alta tecnologia basato sugli ultrasuoni che potrebbe consentire di aumentare la produzione oleicola senza perdere in qualità.

E a proposito di novità, a Bari è attiva una piccola azienda innovativa fondata da quattro giovani ricercatori: in una serra, grazie a grandi vasche dette “fotobioreattori” viene coltivata l’alga spirulina, uno degli alimenti definiti dalla FAO “il cibo del futuro”.

Questa microalga contiene proteine in quantità tripla rispetto alla carne. Ma non è finita: proprio da Bari è partito il cibo che ha nutrito gli astronauti italiani che hanno vissuto, negli ultimi anni, sulla stazione spaziale internazionale; grazie ad una tecnica di disidratazione messa a punto da un giovane imprenditore, le orecchiette con le cime di rapa hanno potuto prendere il volo ed arrivare in orbita, sostituendo così i concentrati ben poco appetitosi dei menu spaziali.