Antonella Clerici

Antonella Clerici sulla ‘nuova’ Prova del Cuoco: “gestione sbagliata. Errore cambiarlo totalmente”. La replica della Isoardi

Antonella Clerici

Aggiornamento ore 21:00 – Elisa Isoardi replica alle dichiarazioni di Antonella Clerici su Instagram:

Colgo l’occasione per precisare che la Prova del Cuoco non è “cambiata totalmente”come è stato dichiarato, il programma quest’anno ha la durata di due ore anziché un’ora e mezza. Lavorando sodo abbiamo cercato di proporre alcune piccole novità dedicate alla conoscenza del prodotto, rimanendo in cucina senza trasformare l’identità di una trasmissione monotematica (lo dice la parola stessa) si è mantenuta la gara dei cuochi, un format dell BBC acquistato da RAI ben 18 anni fa quando Antonellina iniziò il suo brillante percorso. Abbiamo inoltre chiamato TUTTI i cuochi delle scorse edizioni perché non è mia abitudine lasciare a casa le persone che hanno contribuito al successo di un programma. Detto questo, alcuni cuochi hanno declinato l’invito, altri li vedete già in cucina da noi, altri ancora entreranno nelle prossime settimane. Farò insegnamento della dichiarazione fatta da Antonella Clerici all’autorevole rivista televisiva TV Sorrisi e Canzoni (domani in edicola) in quanto consulente con tanto di firma in testa del programma la Prova del Cuoco. Non cambio l’idea che ho di lei, per me rimane una maestra, una grande conduttrice. Un abbraccio

A quasi due mesi dal debutto di Elisa Isoardi alla guida de La prova del cuoco, Antonella Clerici, che 18 anni fa lanciò il cooking show di Rai1, interpellata da Tv Sorrisi e Canzoni, dice finalmente la sua sull’andamento del programma, che quest’anno ha raggiunto l’ascolto più basso dal 2000, anno del debutto, attestandosi intorno al 12% di share media. L’anno scorso, la media era stata del 15,89% di share. Antonella, commentando questi dati, ha dichiarato:

No, non è un calo fisiologico. Dipende da una gestione sbagliata. A prescindere da chi lo conduce, questo è un programma che vive di dettagli. È stato un errore cambiarlo totalmente, eliminando tutti i volti a cui gli spettatori erano affezionati.

Parole sagge ed equilibrate, che fissano il punto: lo stravolgimento del cast e dell’impianto del programma ha portato ad una disaffezione del pubblico che per quasi due decenni aveva seguito con simpatia le chiacchiere in cucina di Antonella & Co. Chiunque segua il programma da qualche anno, non può che concordare con questo assunto.

Il rinnovamento era auspicabile e necessario, lo stravolgimento no: si potevano introdurre piacevoli e significative novità, accorpando le rubriche ed i temi del gradevole Buono a sapersi della Isoardi al vecchio impianto del programma, senza quindi cancellare quanto di buono e familiare era stato ereditato dalla precedente gestione, i cuochi ad esempio. Quest’ultimi, infatti, potevano lenire il senso di smarrimento dato dal cambio di conduzione, aiutando la Isoardi a districarsi tra le cucine ed i tempi di un programma tutt’altro che semplice. Un’accortezza che è stata adottata, ad esempio, a Detto Fatto, dove la presenza del vecchio cast ha aiutato Bianca Guaccero ad entrare con estrema naturalezza nel meccanismo del tutorial-show di Rai2.

Cosa non funziona

A La prova del cuoco, le cose che ancora non funzionano, a quasi due mesi dal debutto, sono tante: molti dei cuochi non hanno ancora ‘i tempi‘ della diretta e l’idea di cucina che portano avanti è lontana anni luce da quella casalinga che il pubblico di Rai1 si aspetta (non siamo mica a Masterchef!). La conduttrice, ahinoi, è soggiogata dagli autori, che le dettanoin maniera ansiogena i tempi (3 minuti, 2 minuti… devi andare!), le suggeriscono domande che spesso ha già formulato (!!!), creano siparietti, spesso con il buon Lo Cicero, che non fanno altro che sottolineare quanto il tutto sia tristemente fittizio. La forza del programma, invece, è sempre stata la spontaneità, nel bene e nel male, ma anche la professionalità di cuochi, cast tecnico e conduttrice. A questa Prova del cuoco, purtroppo, manca il sale…

Gli ascolti delle ultime edizioni

  • 2013-2014 – 2.257.000 – 17,82%
  • 2014-2015 – 2.152.000 – 17,05%
  • 2015-2016 – 1.970.000 – 16,46%
  • 2016-2017 – 1.694.000 – 14,93%
  • 2017-2018 – 1.891.000 – 15,89%