Melaverde – Quattordicesima puntata del 28/12/2014 – Luoghi e temi.

Melaverde – Le anticipazioni e i temi della puntata del 28 dicembre 2014, con Edoardo Raspelli e Ellen Hidding

Quattordicesima puntata con il nuovo ciclo di Melaverde. Il programma, condotto sempre dal simpatico Edoardo Raspelli e dalla bella Ellen Hidding, quest’anno compie ben 17 anni. Nato nel 1998 fino a due anni fa è sempre andato in onda con grande successo su Rete4 tanto da ottenerne la promozione sulla rete ammiraglia. Le telecamere del programma approfondiranno i temi trattati di puntata in puntata con semplicità e un pizzico di buonumore e sarà come sempre caratterizzata dall’attenzione alle eccellenze del territorio e ai suoi prodotti.

In questa rinnovata edizione il programma, presentato dal simpatico conduttore e famoso gastronomo, Raspelli, racconta anche l’Europa mantenendo l’obbiettivo “di far conoscere, scoprire e valorizzare le bellezze della nostra Italia, ma senza dimenticare il nostro ruolo europeo“. Così Giacomo Tiraboschi, fondatore e ideatore di “Melaverde”, in onda sulle Reti Mediaset dal 1998, annuncia la nuova mission, in vista di Expo 2015. Le telecamere della trasmissione approfondiranno i temi trattati di puntata in puntata con semplicità e un pizzico di buonumore. Tra le mete prescelte, Norvegia, Svizzera, Irlanda, Scozia, Francia, Malta, Galles.

Nella puntata di oggi, alle 11.30 Edoardo Raspelli per “Le storie di Melaverde”  farà un viaggio in Svizzera per trattare un argomento molto importante e anche, da un certo punto di vista attuale: l’emigrazione. Si parlerà infatti di quegli italiani che tanti hanno fa hanno scelto, quasi sempre per necessità, di lasciare la propria terra e di andare a lavorare all’estero. La puntata  si svolgerà  alla periferia di Ginevra, dove sono presenti ancora vaste zone rurali nelle quali anni fa si è stabilita una folta comunità di contadini italiani, in particolari di pastori bergamaschi. Raspelli ci racconterà proprio la storia di uno di loro: del perché abbia deciso di venire qui negli anni ’50, di come era la vita qui per un pastore italiano emigrante e del suo progressivo integrarsi ricevendo incarichi di maggiore responsabilità nella gestione dell’azienda agricola in cui lavorava. Conosceremo poi il figlio del nostro protagonista, nato in Svizzera, ma molto affezionato alle sue origini, che ha scelto di continuare a fare l’agricoltore e il pastore e che oggi gestisce oltre mille ettari di terra tra la Svizzera e la Francia. Conosceremo infine cosa voglia dire voler rimanere attaccati al paese in cui si è nati, tanto da volere fondare un’associazione, i Bergamaschi nel Mondo, per poter rimanere insieme, ritrovarsi e festeggiare, anche il Natale.

Alle 11.55 partirà poi,come di consueto, la nuova puntata di Melaverde, arrivata alla numero 491. Edoardo Raspelli va alla scoperta di uno dei re della viticoltura italiana: il Barolo. Siamo nella zona di produzione storica di questo vino, nel cuneese, per raccontare la storia di questo vino, ambasciatore del made in Italy nel mondo, e del suo legame inscindibile con il territorio. Incontreremo uno dei produttori che hanno fatto la fortuna di questo vino e seguiremo, come sempre, tutto il processo di produzione, dalla vigna sino alla botte e poi alla bottiglia. Si parlerà anche degli abbinamenti più classici, e più innovativi del Barolo con i cibi della tradizione piemontese ma anche, addirittura, con il pesce. E come sempre la storia di chi c’è dietro ad un grande prodotto.

Ellen Hidding, invece, ci porta alla scoperta di Livigno e la sua Valle. Tre storie di giovani allevatori che hanno deciso di proseguire e far crescere la tradizione familiare credendo in un futuro sostenibile fatto ancora di passione, sacrifici ma anche grandi soddisfazione nel poter rimanere a fare il lavoro che amano, a contatto con la natura e gli animali nella loro terra. Si parlerà dei prodotti tipici di questo territorio, come le brisaole e gli altri salumi stagionati, i formaggi DOP Casera e Bitto e il meno noto Scimudin.
Si andrà alla scoperta di un territorio rimasto per molti versi intatto, ma dove anche le attività turistiche e ricreative, sia invernali che estive, offrono un panorama completo per tutti i gusti e le età.

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