Melaverde – Terza puntata del 2 ottobre 2016 – Anticipazioni e temi.

melaverdeTerza puntata, come sempre dalle 11:55 ale 13 su Canale5, con la nuova edizione di Melaverde. Il programma, condotto sempre da Edoardo Raspelli e da Ellen Hidding, quest’anno gII te al 19º anno. Nato nel 1998, fino a tre anni fa è sempre andato in onda su Rete4 con grande successo, tanto da ottenerne la promozione sulla rete ammiraglia. Le telecamere del programma approfondiscono i temi trattati di puntata in puntata con semplicità e un pizzico di buonumore e come sempre con l’attenzione alle eccellenze del territorio e ai suoi prodotti.

L’interesse per le ricchezze del territorio italiano accompagnano i due conduttori in un viaggio alla scoperta delle località e della cultura attraverso le tipicità regionali della penisola, affrontando temi legati alla tradizione e alla cultura dell’Italia. Un itinerario alla scoperta di sapori e tradizioni culinarie antiche, valorizzando il fascino e la bontà senza tempo della gastronomia regionale nostrana e svelando curiosità e storia di ricette tradizionali.

Anche quest’anno, dalle 11 alle 11:50, prima della nuova puntata, vanno in onda le storie di Melaverde, argomenti e puntate già trasmesse, ma viste da una diversa angolazione.

Ellen Hidding | La biodiversità

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Questa domenica andiamo al Parco “Natura Viva” di Bussolengo, in provincia di Verona. Da moltissimi anni, il biologo Cesare Avesani Zaborra, con i suoi collaboratori, lavora a progetti molto importanti e seri di conservazione della biodiversità. E ciò vuol dire molte cose. Vuol dire, ad esempio, accogliere qui specie in pericolo, studiarle a fondo, cercare, quando è possibile, di farle riprodurre, per poi sviluppare piani di reinserimento di questi animali nei loro habitat naturali, in collaborazione con organizzazioni scientifiche e naturalistiche di tutto il mondo. Oppure andare lì, negli habitat naturali di questi animali con altri progetti.

Secondo alcuni studi, entro il 2050 si estingueranno 1 milione di specie animali. Praticamente una estinzione di massa. E dietro a questo dato terrificante, purtroppo, c’è un unico responsabile..e purtroppo siamo noi: gli uomini. Vedremo tanti animali provenienti da tutte le parti del mondo. Entreremo anche nella loro “intimità”, attraverso telecamere nascoste nelle tane e nei luoghi più privati di tanti animali.

Edoardo Raspelli | Sila da scoprire

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Se togliamo le grandi isole ( Sicilia e Sardegna) , e dopo la Puglia, la Calabria è la Regione italiana con più chilometri di costa, 780 per l’esattezza. Ma solo il 9% del territorio calabrese si presenta pianeggiante. Il restante 91% è composto da colline e montagne alte fino a 2000 metri. Ciò vuol dire che, se parliamo di allevamento, ritroviamo in Calabria, nella maggior parte dei casi, quello tipico delle zone di montagna. Pascolo brado, transumanze dalle pianure fino ai pascoli più in quota, mungiture manuali, razze autoctone che nei secoli si sono adattate al territorio montano.

Questa mattina  andremo sulla Sila a conoscere l’antico bovino Podolico, oggi raro, un tempo padrone di tutto l’Appennino meridionale. Si parlerà anche della tipica capra Nicastrese. Ma ciò che dà il valore aggiunto alla storia di oggi, è il fatto che a mantenere queste tradizioni spesso sono giovani che alla tradizione hanno unito anche modernità e innovazione, come ad esempio, la tecnica dell’ embriotransfert. Si parlerà anche di Caciocavallo, il tipico formaggio a pasta filata prodotto con il latte delle vacche Podoliche. Grande spazio anche all’ambiente: pare che in Sila si respiri l’aria più pura d’Italia e quello calabrese sia il territorio che presenta più biodiversità in tutta l’Europa.