Linea Verde – Ventiquattresima puntata del 3 marzo 2019 – Natura e storia: Matese da scoprire.

Come ogni domenica a partire dalle 12:20, su Raiuno ecco l’appuntamento con la nuova edizione 2018/2019 di Linea Verde, il programma di Raiuno dedicato all’agricoltura, all’ambiente e a tutto ciò che lo circonda. Alla conduzione abbiamo sempre Daniela Ferolla, con le new entry dalla versione estiva Federico Quaranta e Peppone.

Linea Verde Domenica

La Domenica conferma la sua vocazione di programma itinerante nei territori nazionali attraverso il racconto della moderna agricoltura italiana. Una trasmissione che, partendo dal campo attraversa tutte le fasi della filiera fino al mercato, riuscendo a focalizzarsi sui temi di maggior attualità del settore.

Linea Verde | Ventiquattresima puntata 3 marzo 2019

Nella ventiquattresima puntata di oggi si va in un territorio tutto da scoprire: il Matese, tra le splendide cime innevate e le morbide colline del parco che, dal 2018, è stato riconosciuto come parco nazionale, in via di costituzione.  Daniela Ferolla e Federico Quaranta con Peppone Calabrese accompagneranno i telespettatori tra scenari mozzafiato e prodotti della tradizione, con particolare attenzione al versante campano del parco, nelle province di Caserta e Benevento.

La puntata inizierà ai piedi dei monti Miletto e Gallinola, nelle pure acque del Lago del Matese. Sull’altipiano alcune famiglie conservano con tenacia le loro tradizioni di allevamento ovino e trasformazione del latte, anche in queste settimane in cui l’inverno rende molto difficile il lavoro.

Ma si tratta di una zona che, oltre alle bellezze naturali, ha una storia molto lunga che inizia già coi Sanniti, ed è sempre caratterizzata da presenze mitiche. Tra questi monti passò l’esercito cartaginese guidato da Annibale, in questi boschi cercarono rifugio briganti e rivoluzionari di ogni epoca. Ma questo territorio, nel Medioevo, era rinomato anche per le streghe, dette anche “janare”… come la famosa Erbanina, il cui spirito ancora aleggia nel castello di Gioia Sannitica.

Molti i prodotti di qualità che stanno ottenendo riconoscimenti sempre più convinti, come la cipolla e il fagiolo di Alife e il tartufo nero del Matese o il vitigno Pallagrello, ma anche le eccellenze nell’artigianato come la ceramica di Cerreto Sannita, il cui borgo storico, interamente ricostruito agli inizi del XVIII secolo, aspira a essere riconosciuto come patrimonio Unesco.

Gran finale nel suggestivo castello ducale di Faicchio, dove si svolgerà la tradizionale “disfida” tra le signore del luogo per i migliori cavatelli con sugo di castrato, tipico piatto della festa.