Linea Verde Estate – Sesta puntata del 17 luglio 2022 – Sardegna centro occidentale.

Sesto appuntamento alle 12:20 su Raiuno con Linea Verde Estate, il programma che propone una vera e propria edizione estiva, con puntate completamente inedite. Alla conduzione nella versione estiva ritroviamo, per il terzo anno consecutivo, Angela Rafanelli affiancata da Peppone direttamente dall’edizione annuale del programma.

Linea Verde estate

Come sempre i conduttori andranno in cerca dei tesori della nostra campagna tra storia, arte, gastronomia e innovazione! Protagonisti dell’edizione estiva sono i paesaggi agricoli. Il programma in questi tre mesi vuole accentuare la sua vocazione al racconto degli itinerari rurali.

 

Linea Verde estate | Sesta puntata | 17 luglio 2022

La puntata di oggi prosegue il viaggio nella Sardegna centro occidentale. Si comincia con una fiorente colonia sorta accanto ad un villaggio nuragico dell’età del bronzo: nella propaggine meridionale della penisola del Sinis, la magia della città di Tharros, santuario fenicio-punico a cielo aperto fondato nel VIII sec. a.C.

Si passa, poi, a un mestiere che si tramanda di padre in figlio: a Cabras, la testimonianza di Giuseppe Deriu, uno degli ultimi guardiani del faro e figlio della prima fanalista d’Italia. Spazio anche ai prodotti della terra, dalle melanzane giapponesi al pomodorino ciliegino bianco ambrato, dalle angurie a polpa gialla ai meloni della Turchia: a Oristano, lungo il fiume Tirso, la coltivazione di prodotti di qualità in un “eden” verde tra gli ambienti aridi della Sardegna.

Tornando all’archeologia: nella necropoli nuragica di Mont’e Prama, nei pressi di Cabras, la sensazionale scoperta dei resti di nuovi “giganti”, due statue monumentali, che vanno così ad aggiungersi alla schiera di guerrieri, arcieri e pugilatori di pietra, risalenti a tremila anni fa, celebri nel mondo, ma ancora in parte avvolti nel mistero.

Il viaggio prosegue dalle concerie, esempio di archeologia industriale, alla cattedrale di San Pietro, tra le più antiche dell’isola, al Ponte Vecchio e a Bosa, in kayak lungo il fiume Temo, l’unico navigabile in Sardegna, alla scoperta di un territorio ricco di storia e natura. E, sempre a Bosa, l’arte” zen” di Maria che ricama splendidi merletti.

Non manca, infine, il mare, con una spiaggia sterminata, una tavola, l’oceano, un uomo dai capelli lunghi, la musica dei beach boys: a Capo Mannu, in una zona di rocce, calette nascoste, scogliere e venti perenni, il sogno di Alessandro che diviene realtà, quello di fondare una scuola surf, eccellenza italiana dalla tradizione ventennale.